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che l’isole di Scithe, che sono di qua dal Danubio, sono settanta milia1 dilungi dal golfo di Tracia2, là ove il mare è congelato e vischioso, che la più gente lo chiama il mare Morto.

Appresso la terra di Scithe è Alamagna, che comincia alle montagne di Genu, suso lo Danubio, e dura infine al Reno3. Questo fiume dipartiva4 già Alamagna da Francia, ma ora dura infino Laurenne. E sappiate che in Alamagna è l’arcivescovo di Magonza, di Treveri, e di Colonia5, e sette altri arcivescovi, e bene cinquantaquattro vescovi, infino a Mez e Verdun6, nelle contrade di Lorena7.

Dopo Alamagna, oltra lo Ren8, si è Francia, che già fu appellata Gallia; là ove primieramente

  1. Aggiunto milia, col t LXXm.
  2. Il t Bofre de Trace: due codici del Chabaille, Boifre.
  3. Lasciai Genu, dove il t ha Seune: mutai, infino a Daurim, in infino al Reno col t iusqu’ au Rin.
  4. Aggiunto fiume, col t ce cest li fluns.
  5. Aggiunto e di Colonia, col t et de Coloigne.
  6. Dicifrato Menserverdum, in Mez e Verdum, col t Mez et Verdun.
  7. Un codice del Chabaille Lothraine, ed un altro Loheraine.
  8. Le stampe delirano: e nelle contrade d’oriente, dopo Alamagna ecc. Posto il punto prima di dopo e corretto oriente in Lorena, aggiungendo al periodo precedente col t Mez et Verdun, es contrées de Lorraine, malgrado le recenti vittorie dei Prussiani.