Pagina:Latini - Il Tesoro, 2, 1877.djvu/46

Da Wikisource.
42

di Toleto, e Compostella, là ove giace il corpo di messer san Iacopo apostolo1. E sappiate che elli sono in Ispagna quattro arcivescovi, e trentasette2 vescovi, senza li Saracini che vi sono. In quello luogo è la fine della terra ove Ercole ficcò le colonne quando egli conquistò la terra; e ciò si prova per li savi antichi che medesimamente lo testimoniano, ov’è il monte di Calpe e di Alibinia3. Quivi è il luogo ove il nostro mare esce del mare Oceano, e si ne viene per quelli due monti, ove sono l’isole di Gadde, e le colonne d’Ercole. E ciò è in tal maniera ch’egli lascia4 il mare, e tutte le terre d’Africa a destra, e tutta Europa e la Spagna a sinistra, ov’egli5 non ha otto milia passi di largo, e quindici milia di lungo. E non fina infino alle parti d’Asia; e ch’egli si congiugne al mare Oceano.

  1. Il t mon seignor saint Iaques.
  2. Corretto col t XXXVII eveschiez de crestiens.
  3. Corretto Caspe delle stampe, in Calpe col t Calpe et Albina, colle varianti Albitia, Albuina dei codici del Chabaille.
  4. Aggiunto il mare, col t les mers, ecc.
  5. Le stampe sognano ov’egli ha nove miglia. Corretto col t où il n’a pas VIIIm pas de large.