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Capitolo XLV.
Dell’amore che l’uomo ha con Dio ’.
Lo amore elio l’uomo ha con Dio, o l’amore che l’uomo ha al padre, si ò d’ una natura, però che ciascuno di questi amori è per ricordamento di ricevuto beneficio, e per donamen to ^; ma l’amore di Dio dee passare l’amore del padre, che ’1 beneficio che l’uomo ha da Dio è maggiore e pili nobile che quello e’ ha ricevuto dal padre ^
L’ amistà de’ parenti e dei fratelli * e dalli vicini e delìi strani si è maggiore e minore secondo la diversità della cagione, per la quale l’uomo vole bene l’un all’altro; però che quelli che sono nutricati insieme e disciplinati e d’ un
1) Il T segMie, senza divisione di capitoli.
2) Il t: car l’un amor et l’autre sont f or rememhrance don bien receu, et por don de grace. Mutato: J9er n’con/amento di grazia, in ricordamento di ricevuto henejìcio, e per doìiamento, coi mss. del Sorio. Il ms. Vis. varia.
3) Che quello e’ ha ricevuto dal padre, glossa di Bono.
4) Aggiunto: e dei fratelli, coi mss. del Sorio, e Vis. (’ col T: et des frères.