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Capitolo XXI.

Della prudenza ’.

In prudenza si dee l’uomo guardare del troppo e del poco, e seguire lo mezzo, secondo che fu detto a dietro nel libro di Aristotile; che là ove virtude si forza oltra suo potere senza ritenimento di ragione, allora cade ella pericolosamente. Gregorio dice: Chi fisamente mira ^ li raggi del sole, e’ abbaglia ^ sì che non vede niente. Salomone dice: Chi non ha prudenza *, distrugge il suo tesoro. Medesimamente ^ guardati di provedere ciò che a noi è vietato, che non è di nostra licenza ^ Cristo disse, non è da sapere a voi lo

1) Corretto il titolo Dell’ insegnamento, che era il titolo del capitolo precedente, in Della prudenza, col t: De prudence.

2) Aggiunto Gregorio dice: Chi Jìsamente, col t; Gregoiros dit: Qui roidement esgarde. La correzione concorda col ms. Bergamasco.

3) Corretto ed, in e’, col t: il entenebrit.

4) Corretto provvidenza, in prudenza, col t: prudence.

5) Corretto raa, in rn,edesimamente, col t: meismement.

6) Corretto a noi è vietato, e non di nostra licenza, in che non è di nostra licenza, col t: car il n’ est pas de nostre licence.