Pagina:Latini - Il Tesoro, 3, 1880.djvu/340

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Se alcuno ti riprende per diritta cagione, e sappi eh’ egli lo fa per tuo prode. L’aspre parole non dottare, ma abbi paura degli uomini ’.

Caccia da te tutti li vizii, né degli altrui non cercare troppo ^ Non sii riprenditore troppo aspro; ma insegna senza rimprocci, in tal maniera che sempre abbi allegrezza dinanzi tuocastigamento. Quando l’uomo falla, perdonagli leggermente. Quelli che parlano, chetamente odi: ritieni fermamente ciò che dicono ^ Se alcuno ti domanda d’alcuna cosa, tu dèi rispondere sbrigatamente. A colui che contende, dà luogo tosto, e partiti da lui.

1 ) Corretto delle umili, in de^li uomini, col t: aie paor des homes. La stampa lionese: ma delle umili abbi paura. 11 latino del Pseudo-Seneca: non acerba, sed blanda timebis vcrba.

2) Mutato imprendere, in cercare, coli’ edizione lionese, e col T: ne enqvÀer trop. Il Nannucci ìion mesdire.

3) La stampa a rovescio: quelli che parlano, chetamente ritegnono fermamente ciò che odono. Corretto: quelli che parlano, chetamente odi: ritieni /ermamente ciò che dicono. Il t: entent quietement ceulx qui parolent, et retien fermamente ce que il dient. L’ediz. lionese: sie tacito uditore di coloro che favellano, e delle cose che tu odi sia pronto ritenitore. Il Nannucci: intendi bene quelli che parlano, e ritieni fermamente le savie parole, e delle altre non ti caglia.