Pagina:Latini - Il Tesoro, 3, 1880.djvu/389

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Però conviene che giustizia sia appoggiata di due

mura \ cioè di fortezza contra paura e contra avversità, e di temperanza contra cupidità e prosperità.

E in ventura si pare ^ che contra prosperità si dee l’ uomo mettere a temperanza, e contra ad avversità si dee l’ uomo mettere a fortezza ^: che altrimente * la prosperità alzerebbe troppo l’uomo, e l’avversità l’ abbasserebbe troppo, sì come il conto ha detto apertamente qua in dietro. Però può intendere ciascuno, che chi temperanza e fortezza mettono al sedio di giustizia, egli lo tiene sì fermamente, che non è in orgoglio per prosperità, né non isgomenta per avversitade.

La legge di Roma dice, che giustizia ^ è ferma e perpetuale volontà in donare a ciascuno suo diritto; e però possiamo noi intendere che tutte virtii ed opere ^ che rendono ciò che elle debbono, sono sotto giustizia, e sono le sue parti.

1) Il t: // pilers.

2) Corretto si disparte, in si pare, col t: apert il.

3) Corretto isperanza, in fortezza, col t: force. Ha riscontro nel periodo appresso.

4) Aggiunto che altrimente, col t: car autrement.

5) Corretto legge, in giustizia, col x: justice. Corretto poi: forma, in ferma, col t, e col ms. Bergamasco.

6) Corretto e l’opere, in ed opere, col t: toutes vertus et toutes oevres.

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