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l’abbondanza, e l’economia del pensiero, sono effetto

della parola (Orazione inaugurale, II.) »

Per la parola pensata facilmente apprendiamo, riteniamo, idee astratte, le quali non possiamo avere avute immediatamente dalle sensazioni. Quando udimmo la prima volta le parole astratte, altezza, bianchezza, ente, virtù ecc. ne intendemmo tosto il senso, per poco che abbiamo meditato su esse. Se nella lingua non avessimo di già rinvenute queste parole, difficilmente avremmo concepito le idee astratte significate per esse. « Nulla s’ attiene sì intimamente alla favella, come le nozioni astratte, le quali a prima giunta non sembrano avere alcuna realtà fuori di essa. L’ontologia non è scienza di sole parole; ma senza parole, essa è nulla (Ozanam, Dante e la filosofia cristiana, Parte 111, cap. 2). »

Per la parola pensata facilmente si apprendono idee metafisiche, sì concrete che astratte, le quali non cadono punto sotto i sensi. Tali, sono, idea, pensiero, anima. Dio.

Per la parola pensata agevolmente apprendiamo idee, le quali non si seppero mai bene definire. Tali sono, bellezza, tempo, spazio. In ciò la loquela manifesta uno de’ suoi maggiori misteri.