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Capitolo XX1\\ Come l’uomo si oognoaoe per lo suo movimento.

L’ uomo ’ che ride troppo, si è vituperevole; e r uomo che non ride m^i, si è detto crudele ed agreste. Ma l’uomo eh’ h trattevole al suo compagno come si convene, noi contrista con sozzo cera, e non commove altrui a sozzi giuochi, per^ che ^1 giuoco dichina talora l’ uomo a vituperio ed a cominciamento di lussuria, e di ^ cosa vietata dalla legge; ma in buona compagnia si dee trattare d’amore, e da concordia.

La vergogna si è passione che s’ ingenera come la paura, però che colui che si vergogna sì si arrossa per ogni cosa, ed anche tal fiata colui

1) Il T comincia: et sont jugiò li home sehnc les rnoveMenz ci les mours de lor rors; cr il qui rit, trop etc. Il ms. Vi.s. e giudicasi delle corpora degli uomini, siccorae dell’uomo che ride troppo ecc.

2) Quantunque il.senso e non la lettera.sia tradotto in questo capitolo, qui mutai, ed è cosa vietala, in e di cosa vietata, coi mss. del Sorio e Vi.s. e col t; est coyaliiencemens de lu-ture, et des choses qui sont derèes.