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LAVDA .LXXXVIIJ. 133

Lo stipite ch’en alto se depone,
     parerne l’altissima speranza,72
     diuide da la terra tua magione,
     condùcetela en ciel la uicinanza;
     se loco ce demori omne stagione,
     gaudio ce troui en abundanza,76
     cerchi la citade per regione,
     cantasi lo canto de alegranza,
     pàrete lo mondo una pregione,
     uidelo pieno de grande fallanza.80
Là ue gli rami hanno nascimento,
     pareme che sia la caritate;
     la prima ierarchia è l comenzamento,
     tre rami ce troui en unitate;84
     destenguese per bello ordenamento
     ciascuna en sua proprietate;
     grande troui en loro comenzamento
     pensando nella loro uarietate,88
     l’uno senza l’altro è suiamento
     et non uerrìa a compita ueritate.
Lo primo ramo d’esto encomenzare,
     lo qual al primo orden se figura,92
     angeli sì audimo nominare,
     sì come n’amaestra la Scriptura;
     angelo se uole enterpretare
     messo nobilissimo en natura,96
     messo che ne l’alma pòi trouare;
     paiome gli pensier senza fallura,
     lo spirito sancto halli ad inspirare,
     ché nullo gli pò hauer per sua factura.100
Poi che sé stato assai nello pensiere,
     che de lo star con Dio hai costumanza,
     lo dilecto méttete a uedere,
     gli ben ch’ài receuuti en abundanza,104
     et chi sè tu per cui uolse morire,
     che rotta gli ài la fede & la lianza,
     et che esso Signor uolse soffrire
     da me peccatore tanta offensanza;108
     de uergogna uogliomene uestire,
     non trouo loco ne la mia cuitanza.
De lo pensiere nasce un desìo,
     che el secondo ramo puoi appellare;112
     archangeli figura, como creio,
     che summi messi puoti enterpretare;
     de pianger non trouo unqua remeio,