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LAVDA .CI. 169

     che senza te non uole altro conforto;172
     se l lassi più degiuno, deliquesce,
     ché l cor che tu non pasci uiue morto;
     se l tuo amore assaggia, reuiuesce;
     or n’aiuta, Christo, in questo porto,176
     tu che sei sopra ogni altro aiutatore!
Aiutami, amor, ch’io non perisca,
     amor dolce per amor t’adomando;
     pregoti che l tuo amor non mi fallisca,180
     receui i gran sospiri ch’io te mando;
     ma se tu uoli ch’io per te languisca,
     piaceme, ch’io uo morire amando
     per lo tuo amore, dolce redemptore.184
O redemptore, questo è l mio uolere:
     d’amarte et de seruir quanto io potesse;
     o dolce Christo, deggiati piacere
     che l mio core del tuo amor si empiesse,188
     quella hora, buon Iesù, mi fa uedere
     ch’io te solo nel mio core tenesse
     et tu me fussi cibo & pascitore.
Pascime de pane celestiale192
     et famme ogni altra cosa infastidire;
     cibo de uita sempre eternale,
     chi ben t’ama, mai non può perire;
     famme questo gran dono spetiale196
     che te, dolce amor, possa sentire
     per pietate largo donatore.
Doname de te, dolcissimo, assaggiare;
     per te sopr’omne cibo delicato200
     uoglio de tutto degiunare;
     chi ben t’assagia, la lengua e l palato
     tutto lacte et mele li fai stillare,
     et d’omne altro amore el fai leuato204
     et renouar la mente en tuo feruore.
Feruente amor di te li dà Iesù
     chi canta el detto di sì grande alteza,
     mentre che uiue en terra de qua giù,208
     tu reggi la sua uita en gran necteza,
     et poi gli da’ el solazzo de là su,
     che prenda gioia de la tua conteza
     et sempre regni teco, uero amore.212