Pagina:Le Istorie Trentine in compendio ristrette 1847.djvu/18

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a stabilirsi nelle alpi. Fatta questa scoperta, senza la quale rimarrebbe, come rimase finora, l'antica nostra Istoria confusa ed incerta, tutto quello che gl'Istorici scrissero dello stato antico del nostro paese rendesi ad ognuno intelligibile e chiaro.

Noi sappiamo per ciò che ne insegnano indubitate Istorie di mille anni, da un secolo prima della venuta del Redentore fin al nono e decimo cristiano, che il Settentrione dell'Europa fu quella parte d'onde vennero popoli numerosi in varii tempi a cercare stanza e stabilirsi nel più felice Mezzodì. Vennero Cimbri e Teutoni, calarono più volte Alemanni, discesero Unni, Eruli, e Goti, e poi seguirono Longobardi, Vandali, Franchi, Slavi, Normanni; alcuni di questi popoli furono annichilati, o respinti; gran parte d'essi però si stabilirono nelle Gallie, nelle Spagne, in Italia, e ne' paesi che ora si appellano Turchia europea. Ciò che avvenne in quel corso di secoli si avverò pure, e forse con più frequenza di genti, ne' tempi anteriori e più remoti, ne' quali tutti erano pastori, obbligati per ciò alla vita errante, e costretti a fuggir il freddo e le nevi, e a trasportarsi in climi caldi ove poter nutrire i loro armenti, il che riusciva loro assai facile perchè pochi essendo ancora di numero gli uomini, vi era largo spazio per tutti, e non facea bisogno combattere. E in fatti le tradizioni e le istorie le più antiche ci assicurano che i Celti, venuti dalla Scizia vastissima regione dell’Asia, occuparono l’Europa nel settentrione, e di là estesisi verso l’occidente e il mezzodì, essendo molti di numero e divisi in varie tribù, possederono e popolarono la Germania, e la Gallia, e di quivi pas-