Pagina:Le Istorie Trentine in compendio ristrette 1847.djvu/52

Da Wikisource.
52

che naturalmente ne conseguitò, non meno ad essi che ai vincitori utilissime. Così a questo mondo non accade sventura che non produca poi qualche sorta di bene.

Fu proposto il dubbio se durante la retica guerra tutti i Trentini restarono tranquilli, o se almeno qualcuna delle valli non prima sottomesse dai Romani vi prese parte combattendo contro essi! A me sembra che i Nauni, poiché stanno di mezzo fra i Camuni, i Venosti, e gl'Isarci, contro i quali i Romani pugnarono, sieno stati anch'essi tra quelli che fecero opposizione. Per ciò non mi comparisce tanto certo quanto altri il fanno che in Plinio, là dove sono enumerati i popoli alpini sottomessi da Augusto, invece di Naunes si debba leggere Genaunes, o che questi, se così convenisse leggere, non sieno gli abitanti della Naunia. Quel Genaunes può essere una contrazione di Gens Naune, che significa la gente della Naunia. Certo quella strettissima valle tedesca (Valgenaun) nella quale vuolsi che fossero i Genaunes contener non poteva allora, come non li contiene adesso, que' molti feroci ed implacabili contro i quali se la prese il poeta Orazio perché fecero costar cara ai Romani la vittoria. Quelli erano un pugno di gente; e all'incontro la Naunia, che molto si estende in ampiezza, poteva opporre un gran numero di combattenti. Se così fosse come pare a me, dovremmo allora dire che il primo conflitto alle alpi trentine fu sostenuto dai Nauni e da quelli delle Giudicarie, a' quali tutti erano frammisti i valorosi Galli. Anche quelli della valle di Fiemme, che si crede essere stati i Flamonienses ricordati da