Pagina:Le Istorie Trentine in compendio ristrette 1847.djvu/57

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Abbiam detto delle vie che nelle alpi fece aprire Augusto, ed osservato che esse facilitando il commercio furono di utilità. Utili maggiori, ma pur anco danni, apportarono quelle che nel Trentino furono costrutte e munite ben presto dopo. Una partivasi da Verona, e facendo mansione (stazione) ad Palatium (ch'è Avio, ovvero Ala) guidava a Trento. Un'altra conduceva similmente a Trento partendo da Oderzo, e passando per Feltre, e di là venendo ad Ausugium, ch'era dove ora è Borgo in Valsugana, o lì presso. Da Trento poi conducevano ambe queste vie ad Endide, ch'è Egna; da Endide a Sublavione, che il conte Giovanelli sostiene essere stata Muja, oggi Mais, vicin di Merano, ed altri Sabiona, oggi Seben; da Sublavione a Vipitenum, ch'è l'odierno Sterzing a' piè del monte Brennero verso noi; da Vipiteno poi guidava a Valdidena, che è Vilten di là di quell'Alpe, sul piano dov'è Innsbruck. Notate che sebben Innsbruck sia detto latinamente Oenipons, questo non è quell’Oenipons nominato come stazione su le vie romane coll'indicazione ad Pontem Oeni, perché dov'ora è Innsbruck era in que' tempi Valdidena, e perché la stazione ad Pontem Oeni era su la via che veniva dalla Pannonia (Ungheria) in Germania, e trovasi posta lontano da Valdidena di ben quattro stazioni, giù basso fuori de' monti. Un'operetta del conte Giovanelli intitolata: Sopra la Via Claudia Augusta da Trento a Vipiteno: potrebbe leggersi con piacere e profitto dai nostri per le belle notizie che in quella ne offre riguardanti il Trentino, s'Egli non l'avesse scritta in Tedesco. Di quelle notizie noi approfitteremo ancora tra poco.