Pagina:Le Novelle Indiane Di Visnusarma, UTET, 1896.djvu/127

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libro secondo 119


Hiraniaca disse: Come ciò? — E Mantaraca incominciò a raccontare:

Racconto. — Abitava una volta in un certo paese un tessitore di nome Somilaca il quale fabbricava vesti regali di maniere diverse, adorne di bellissimi ornamenti, ma non poteva ricavarne tanto denaro che gli bastasse oltre il mangiare e il vestirsi, mentre gli altri tessitori suoi eguali, con l’abilità del fabbricar vesti grossolane, erano giunti a grande ricchezza. Così vedendoli, Somilaca disse un giorno a sua moglie: Guarda, o cara, cotesti tessitori di vesti grossolane che son pieni d’oro e di ricchezze! Oh! non si può tollerare di stare in questo luogo! Andiamo altrove per far qualche guadagno. — La donna disse: Questo, o carissimo, è un ragionamento falso, cioè che chi va altrove guadagni ricchezze e non ne guadagni stando al suo paese. Perchè è stato detto:


Agli augei fu data questa
Lor peculïar potesta,
Perchè volino per l’aria,


Perchè volin presso terra.
Ma se nulla non si dà1,
Niun di nulla nulla fa.


E poi:


Ciò ch’esser non dovea, mai non av-
Senza affanno s’ottenne

[venne;

Ciò ch’essere dovea. Perchè destino

Era che mai non fosse, andò perduto
Quel che già in nostra mano era venuto.


Come un vitello trova la sua madre
Anche in mezzo a un migliaio di giovenche,

Così l’opra commessa in altra vita
Sempre in questa rinvien quei che la fece.


Ovvero:


Con lui si corca,
S’egli si corca,
L’opera antica2;
Con lui sen va,


S’egli sen va,
E alle sue spalle
Sempre si sta.


E ancora:


Come sempre un sol confine
Luce ed ombra hanno fra lor,


Così avvien che sian vicine
Copre tutte al loro autor.


Perciò tu stattene qui tutto intento alle tue faccende. — Il tessitore disse: O cara, tu non hai detto bene. Senza molta attenzione le opere non dànno frutto. Perchè è stato detto:


Come far non si può scoppio di mano
Con una mano sola,

Che frutti un’opra senza studio e cura,
Non si può far parola.


E poi:


Ve’ che quel cibo che t’invia la sorte
Al tempo del mangiare,

In bocca non può entrare
Senza che cura la tua man vi porte.


Di più:


Non col desio, ma con la cura, l’opere
Tutte dell’uom riescono.

Ad un leon che addormesi
In bocca le gazzelle oh! mai non entrano.

  1. Dalla sorte o dalla natura.
  2. Opera commessa da un uomo in una vita anteriore.