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Pagina:Le Novelle Indiane Di Visnusarma, UTET, 1896.djvu/129

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libro secondo 121

derti un sol quattrino oltre la spesa delle vesti e del mantenimento. Però, torna a casa tua. Del resto, io son contento di questa tua fermezza, e tu devi domandarmi un dono, quale più ti sia gradito, — Somilaca disse: Se così è, dammi tu gran ricchezza. — Ma l’altro disse: E che vuoi tu fare d’una ricchezza di cui non t’è dato di godere? Tu non puoi goder nulla oltre le vesti e il mantenimento. Però è stato detto:

Che far della ricchezza ch’è simile
In tutto a donna? qual d’una sgualdrina,
Ne gode ogn’uom che passa per la via! —


Somilaca disse: Oh! anche se non c’è modo di goder della ricchezza, venga quella ricchezza! Perchè è stato detto:


Ben che abietto e ben che ignobile,
Dagli onesti abbandonato,

L’uom quaggiù da tutti onorasi
Che ha molt’oro accumulato.


E poi:


Se cadono o non cadono,
Se duri sono o flaccidi,


Intanto ch’io guardavali,
Anni passaron quindici. —

L’uomo disse: Come ciò? — E l’altro rispose:

Racconto. — Abitava già in un certo paese un gran toro di nome Tixnavrisana, il quale, per soverchio ardore, abbandonata la mandra, andava attorno per le selve sconvolgendo con le corna le zolle lungo le sponde del fiume e cibandosi a suo piacere delle punte delle erbe verdi come lo smeraldo. Ora, là in quella selva, abitava anche uno sciacallo di nome Pralobaca, il quale un giorno, con la sua femmina, se ne stava piacevolmente seduto in una isoletta del fiume; ed ecco che, in quel tempo, per bere alla corrente, discese a quell’isoletta il toro Tixnavrisana. La femmina allora, come vide pendere i testicoli al toro, disse allo sciacallo: Signore, vedi come a quel toro pendono due brandelli di carne! Essi, fra una o due ore, gli cadranno, e però tu, sapendo ciò, devi andargli dietro. — Lo sciacallo disse: O cara, non si può sapere quando mai cadranno o non cadranno. Perchè dunque mi vuoi addossare una inutile fatica? Finchè io sto qui, io mi mangio con te di questi topi che vengono a ber dell’acqua, poichè questa è la loro via. Ma se io ti abbandono e vo dietro a quel toro, qualcun altro, venendo qui, occuperà questo posto, e però ciò non s’ha da fare. Perchè è stato detto:


A chi lascia cosa certa
Per cercarsi cose incerte,


Sfuman tutte cose certe,
Via van tutte cose incerte. —


La femmina dello sciacallo disse: Oh! sei bene un dappoco, tu, che ti contenti di quel poco che hai avuto! Perchè è stato detto:


Agevolmente
Picciol ruscello
Colmar si può;
Agevolmente
D’un toperello
La zampa breve


Empir si può;
Agevolmente
Un uom dappoco
Pago si fa,
Anche per poco
Lieto ei sen va.