Pagina:Le Rime di Cino da Pistoia.djvu/19

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DISCORSO PRELIMINARE

le: non sì però che, quando una cosa ci parve importante per rispetto allo scopo storico e critico, quantunque mediocre e talvolta men che mediocre nella esecuzione, non l’accogliessimo volentieri. La nostra scelta desiderammo riuscisse giovevole a chi studia la storia letteraria di quel secolo, non inutile a chi ne conosce la storia civile, piacevole a chi leggendo cura la lingua e lo stile o cerca il diletto soltanto. Che se l’intento non apparrà superbo e vuoto d’effetto, se il nostro non sarà gittato fra i libri inutili di questo genere che sovrabbondano in Italia; adopreremo forse simil fatica (e non è figura rettorica delle solite degli editori) intorno a’ minori poeti di ciascun secolo della nostra letteratura.


II

Messer Cino da Pistoia.


D’un ser Francesco notaro nacque in Pistoia nel 1270 Guittoncino; nome che un uso di famigliarità affettuosa troncò poi in Cino, come avvenne a’ due più celebri di Dino e Dante. La sua casata è negli atti pubblici pistoiesi detta de’ Sinibuldi; ma de’ Sigibuldi si fe nominare egli nel diploma di dottorato, e de’ Sigisbuldi si dice in fine del Comento su ’l Codice, per gloria d’aver l’origine da un Sigisbuldo console di Pistoia nel secolo XII. E consoli erano stati, fra gli antichi suoi, Guittoncino avo e un Guidone; e capitano del popolo bolognese nel 1248 il zio Tegrimo: fu vescovo in Pistoia nel 1303 e indi a poco in Foligno l’altro zio Bartolommeo. Studiò grammatica, cioè lettere, in patria sotto un Francesco da Colle; e forse anche, in tenerissima età, i principii del Diritto sotto Dino di Mugello condottovi dal Comune a insegnar legge per cinque anni nel 1279. Cino nel Comento spesso e volentieri chiama suo maestro il Mugellano: certo lo udì in Bologna, ove Dino passò a professare nel 1284. E in Bologna era il nostro anche nel 1300, già partitone Dino; e vi udì pure Bernardino Ramponi e Fran

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