Pagina:Le Vicinie di Bergamo.djvu/109

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per quella di Arena lo rileviamo dai conti del 1327, nei quali risultano pagati den. 15 in faciendo portare confanonum suprascripte Vicinancie obviam d. Imperatori et ad eius honorem1, cioè quando Lodovico il Bavaro fece il suo ingresso nella nostra città ai 19 di Marzo2. La spesa di questo gonfalone cadeva naturalmente sulle Vicinie; nei conti del 1284 di quella di S. Pancrazio si legge: item dedit libr. tres et sol. 17 et medium (l. 113,08) in cendatto (zendado) vermellio et albo de quo factum fuit confanonum; item dedit sol. 4 imper. (l. 5,84) quid in fatono ad operandum ad ipsum confanonum; item sol. 26 (l. 37,94) pro factura suprascripti confanoni3. Questo nuovo gonfalone non portò ventura, perchè quando i nostri nel 1290 uscirono a difendere Mura contro i Bresciani, ai quali troppo stava a cuore il possesso di quel castello, il gonfalone sotto cui si schierarono quei del nostro Vicinato, fu affidato a Pietro de’ Capitani di Scalve, che l’ebbe a perdere4 nella grave sconfitta che i nostri, ad arte ingannati dai Bresciani, toccarono sulle rive dell’Oglio5. Furono dati den. 26 (l. 3,16) uni misso qui ivit Pa-

    si saranno tagliati in ogni Vicinia, in modo da formare una o più compagnie, ciascuna con propria insegna, come, a cagion d’esempio, a Firenze (Malispini c. 142); colla stessa guisa vedremo in seguito essersi tagliati anche i Guastatores, cioè assegnati in determinato numero ad ogni Vicinia per formarne un corpo da impiegarsi in una data spedizione militare.

  1. Acta in Mazzoleni lib. A.
  2. Cfr. Ronchetti V, 50.
  3. Acta I qu. 2.
  4. Acta I qu. 6.
  5. Chron. Parm. e Malvecii Chron. in Murat. SS. IX, 818; XIV, 959; Pertz XVIII, 707. La condotta dei nostri Vicini fu in questa occasione abbastanza riprovevole.