Pagina:Le antiche rime volgari I.djvu/21

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alcuni consigli onde ci sono stati a nostra richiesta cortesi, null’altro ci rimane da aggiungere, se non


    f. 10. Non si può, leggere se non «Io fui l.b...».
    f. 5. La nota «discordo» è del copista delle canzoni.
    n.° 48. «î li... Dante noĩa federigo»
    n.° 51. «Dante lo noĩa î hic... ( lib...? )»
    n.° 61. «Vide lemosin discor î 120» (o 129?)
    n.° 84. «Vide ĩ vita federici Ante..... n. fol. 43 (168)» (sic)
    n.° 90. Dopo «familia fiorentina». rasura di circa 3 lettere e poi «44»
    n.° 121. «In auĕtura» con richiamo al v. 2 della canzone seguente.
    n.° 112. «...Tenson .....e noĩa Gallo da pisa»
    n.° 121. «itĕ Discor»
    n.° 303. «Andre de firenze nello reale 31»
    n.i [300-309] d’altro carattere.
    n.i [310-315] d’altro carattere.
    n.i [310-321] d’altri caratteri.
    n.° [860] «di naldo da colle» è di mano del secolo XV.
    Fra i n.i 315 e 316 il Grion omise di registrare altra composizione, frammentaria, che dopo alcune cancellature comincia: «S’io mi son gentileta di bella legiadria — non dei per gelosia» ecc.»
    Copia del codice vaticano 3793 è l’altro pure vaticano 4823, secondo anche è notato sull’antico foglio di