Pagina:Le avventure d'Alice nel paese della meraviglie.djvu/153

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falsa-testiggine. 137

rimaner col Grifone non era tanto pericoloso per lei quanto il rimanere con quella selvaggia Regina, stette lì, ed aspettò.

Il Grifone si levò, si stropicciò gli occhi, aspettò che la Regina sparisse totalmente e poi si mise a sghignazzare. “Che commedia!” disse il Grifone, parlando un po’ a sè stesso, un po’ ad Alice.

“Qual’è la commedia?” domandò Alice.

È lei stessa,” soggiunse il Grifone. “È un ruzzo che ha in testa: ma le teste non son mai mozzate per ciò. Venite!”

“Quì ognuno comanda ‘Venite!’” osservò Alice, mentre lo seguiva lentamente. “Non sono stata mai così comandata in tutta la mia vita!”

Non si erano di molto inoltrati quando videro a una certa distanza la Falsa-Testuggine, che sedeva mesta e soletta sull’orlo d’una rupe, ed essendosi avvicinati un poco più, Alice senti che sospirava come se le si spezzasse il cuore. Ella n’ebbe compassione. “Perchè si duole?” domandò al Grifone, e il Grifone rispose un


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