Pagina:Le biblioteche popolari in Italia dall'anno 1861 al 1869.djvu/97

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tornate di primavera saranno per esaminare questo importante quesito educativo si abbiano sott’occhio sia il modo col quale si conducono le dette Biblioteche popolari, sia la spesa che occorrerebbe vuoi pel primo impianto che pel mantenimento delle medesime, lo scrivente ha creduto necessario trasmettere a tutti i municipii della provincia:

1° L’estratto della deliberazione del Consiglio provinciale scolastico intorno alla convenienza ed ai modi pratici per far sorgere le Biblioteche popolari circolanti;

2° Il regolamento che potrebbe servire di statuto organico pel governo di una Biblioteca popolare comunale;

3° L’elenco dei libri, che utilmente si potrebbero diffondere per utili letture nel popolo.

È inutile che si aggiunga, quanto chiaramente si rileva dallo schema del detto regolamento, sia circa al locale, sia in ordine alla persona, a cui, per risparmio di spesa si potrebbe affidare l’incarico di vegliare alla conservazione, alla distribuzione ed alla consegna dei libri, che costituiranno la Biblioteca popolare circolante.

Solamente non si può tacere che quando in ogni angolo di questa Italia nostra a fianco della scuola elementare sorgerà una Biblioteca popolare circolante, e che rinascerà in ogni ceto di cittadini coll’amore del lavoro e della onestà il desiderio di una lettura non insipida nè corrompitrice, allora soltanto le speranze di una completa e lodevole rigenerazione civile e morale saranno coronate di esito felice.

Per le quali considerazioni la S. V., persuasa dei sommi vantaggi che si accompagnano alle Biblioteche popolari, riconoscerà la necessità di caldeggiare nel Consiglio comunale la convenienza di istituirne una in codesto municipio, fissando il bilancio il piccolo fondo suggerito nel regolamento per l’impianto e pel mantenimento della medesima.

Sarà poi compiacente la S. V. di riferire a suo tempo a questa prefettura quale sia stata la deliberazione di codesta municipale rappresentanza a questo riguardo».

Pesaro, 21 marzo 1869.

Il Prefetto: A. De Caro.

Prato.


Abbiamo già detto delle condizioni di questa biblioteca; ora, assecondando il desiderio di