Pagina:Le cento novelle antiche.djvu/74

Da Wikisource.

55

Qui conta come uno re crudele perseguitava i cristiani.


NOVELLA XXXVI.


Fue uno re molto crudele, il quale perseguitava il popolo di Dio. Et era la sua grandissima potenza, e neente poteva acquistare contro a quel popolo, però che Dio l’amava. Quel re ragionò con Balaam profeta, e disse: dimmi, Balaam, che è ciò delli miei nemici? Sono assai io più poderoso di loro, e non posso loro tenere niuno danno? E Balaam rispose: messere, però che sono popolo di Dio. Ma io farò così, che io andrò sopra loro, e maladicerolli, e tu darai la battaglia, et averai sopra loro vittoria. Salio questo Balaam in su uno asino; et andò su a uno monte. Il popolo era quasi che giù al piano; e quelli andava per maladirli dissù il monte. Allora l’angelo di Dio li si fece dinanzi, e non lo lasciava passare. Et elli pungea l’asino, credendo che ombrasse; e quelli parlò: non mi battere, chè veggio qui l’angelo di Dio con una spada di fuoco in mano, che non mi lascia andare. Allora lo profeta Balaam guardò, e vide l’angelo. E l’angelo parlò: che è ciò che tu vai a maledire il popolo di Dio? Incontanente lo benedi’, se tu non vuoli morire, come tu ’l volevi maledire. Andò il profeta, e benedicea lo popolo di Dio; e lo re dicea: che fai? questo non è maladire. E que’ rispose: non può essere altro, però che l’angelo di