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Di Madonna Agnesina di Bologna.


NOVELLA LVII.


Madonna Agnesina di Bologna, istando un giorno in una corte da sollazzo, et era donna dell’altre; intra le quali avea una sposa novella, alla quale volea fare dire come ella fece la prima notte. Cominciossi madonna Aguesina alle più sfacciate. E domandò in prima loro. L’una diceva: io il presi con le due mani; e l’altre diceano in altro sfacciato modo. Domandò la sposa novella: e tu come facesti? E quella disse molto vergognosamente con gli occhi chinati: io il presi con le due dita. Madonna Agnesina rispose, e disse: deh caggiu ti fosselo.


Di messer Beriuolo cavaliere di corte.


NOVELLA LVIII.


Uno cavaliere di corte, ch’ebbe nome messere Beriuolo, era in Genova: venne a rampogne con uno donzello. Quello donzello li fece la fica quasi in fino all’occhio, dicendoli villania. Messere Barancadoria il vide. Seppeli reo. Venne a quello cavaliere di corte. Confortollo che rispondesse, e facesse la fica a colui che la facea a lui. Madiò1 rispose quelli,

  1. madiò; lo stesso che madiè. Il Borghini legge ma dio,