Pagina:Le confessioni di un ottuagenario I.djvu/21

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xii ippolito nievo.

                              Ahi! che gli valse
Da sì fieri cimenti a’ suoi diletti
Più diletto tornar, se l’attendeva
Pronta, imprevista, orrida morte?... Oh! amara
80Ironia del destin, di quel destino
Che al primo carme e alle parole estreme
Che ci restan di Lui, volle argomento
Il mare, il mar che (perfido ricambio
A tanto amore!) nell’infido grembo
85Gli dischiuse la tomba!... Oh come innanzi
All’evento funesto il cor si stringe
Di dolorosa maraviglia!... Eguale
Maraviglia m’assalse il dì che sovra
L’estremo foglio del volume estremo
90Ch’Ei pubblicò, leggea, siccome tema
Di ventura Canzon, queste parole:
«Partenza per Sicilia» indi interrotti
Punti, e alla fin quel punto che domanda
Una risposta all’avvenire... e l’ebbe!
95Era caso o presagio?... A noi risponda
Quei ch’intese perchè sul breve libro
Dal gran Côrso vergato, a rammentargli
Nomi d’isole e scogli, ultimo il nome
Di Sant’Elena è scritto!...


V.


                              Un sentimento
100Dolce insieme e crudel, nel dì del lutto
Bramosamente a ricercar ne astringe
Ogni gioia perduta, onde più cara
Ci torni al cor la voluttà del pianto.
Così da tanta ambascia anch’io rivolo
105Ad altri tempi, ad altri luoghi. — I giorni