Pagina:Le confessioni di un ottuagenario I.djvu/340

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capitolo settimo. 313

che di colpo egli restò innamorato della Clara. Innamorato proprio come un asino, o come un giovinetto appena uscito di collegio. Cercava tutte le maniere di piacerle, si studiava di sederle più vicino che potesse per toccare, se non altro col ginocchio le pieghe del suo abito, la guardava sempre, e delle sue poche e timorose parole non facea dono che a lei sola. La provvida mamma era al colmo della consolazione; precettore e scolaro calavano innocentemente alle vischiate che con tanta accortezza ella avea saputo disporre. Ma il padre Pendola non si sgomentava di quelle scalmane amorose del giovine; egli conosceva il suo alunno meglio della contessa, e lasciava correre l’acqua alla china finchè gli tornava comodo. A dirla schietta il signor Raimondo (così chiamavasi il figlio del castellano di Venchieredo) più assai della Clara, amava all’ingrosso il sesso gentile. Appena messo piede nel territorio della sua giurisdizione, egli avea dato indizio di questa parte principalissima del suo temperamento, con una caccia furibonda a tutte le bellezze dei dintorni. I padri, i fratelli, i mariti aveano tremato di questi preludii guerrieri, e le nonne barbogie ricordarono palpitando sotto la cappa del cammino i tempi del suo signor padre. Il focoso puledro non rispettava nè fossi nè siepi, varcava quelli d’un salto, sforacchiava queste senza misericordia, e senza badare nè a tirate di redini nè a minaccie di voci, menava calci a dritta ed a sinistra per penetrare nel pascolo che più gli piaceva.

La sua autorità peraltro non era ancora tanto formidabile da impedire che a qualcuno non saltasse la mosca al naso per tali soperchierie. Qualche padre, qualche fratello, qualche marito cominciò a menar rumore, a minacciar rappresaglie, vendette, ricorsi. Ma allora capitava col suo collo torto, colla sua faccia compunta il reverendo padre: — «Che cosa volete!... Sono gastighi della provvidenza; sono cose spiacevoli, ma che bisogna sopportarle come ogni altro male,