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Pagina:Le confessioni di una figlia del Secolo (1906).djvu/284

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una madre, tutte le confessioni che un uomo può fare ad una donna, tutte le vostre pene di passato, di presente e di avvenire, tutti i vostri sogni di poeta, tutti i vostri desideri di maschio, tutte le aspirazioni della vostra anima e della vostra giovinezza, si urtavano confusamente nelle paginette, fitte di una calligrafia irregolare, a volte quasi indecifrabile.

Ed ogni lettera ripeteva il lamento: « — Questi miei gridi di miseria e di passione giungeranno mai alle vostre orecchie, signora? ... Queste mie lacrime di terrore e di amore cadranno esse mai sul vostro pietoso grembo, signora? ... Non so! ... Non so! ... Io scrivo — io grido — io piango. E forse ogni cosa cadrà vana sempre, come vana fiorisce la mia giovinezza priva della luce, di cui voi sola potreste illuminarla! ... »

Tristano! O creatura di bellezza e di genio, o fanciullo maraviglioso, per qual portento di caso, per quale arcano addensare di comandi superiori, il fatto accadde? Perchè mi amaste voi, Tristano?.,. Perchè vi amai, io?