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Pagina:Le confessioni di una figlia del Secolo (1906).djvu/326

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cambio di così ricco dono? ... Io non potrei offrirti che un cuore inesauribilmente acceso, una tenerezza senza confini di ampiezza e di durata ... povere cose, povere cose per chi, come te, ha diritto a ben altri e ben più attraenti possessi! .. Io non ho più la giovinezza, nè ho la bellezza ormai più ... sono una donna di quarant’anni, sciupata, pallida, già quasi canuta ... Che cosa posso io darti, se non la devozione di un povero cane, che sa che il padrone potrebbe, se volesse, ucciderlo? ...

Ed è questo terrore enorme, questa ribellione enorme nel vedermi insufficiente a controbilanciare la ardenza, sempre inestinguibile, della mia pascione, con quelle prerogative di giovinezza, che son così grande parte nel suo soddisfacimento ... è questo terrore folle di vedere ogni giorno maggiore lo squilibrio fra me e me stessa — quello che mi uccide. Ah! ... sentirsi vivi e vibranti e forti ed ardenti in tutto l'intangibile essere ... e vedersi, in tutta la tangibile forma, disfatti e brutti e segnati già dal marchio delle cose che sono per finire! ... Non v’è, o Fabrizio,