Pagina:Le confessioni di una figlia del Secolo (1906).djvu/51

Da Wikisource.

— 43 —

Non risposi. L’angoscia mi soffocava. Accennai di sì col capo, piangendo.

— C’è una lettera anche per te, Paola mia... Tu mi hai voluto molto bene... Ma me ne vorrai, ancora, dopo averla letta?...

E poiché io singhiozzava più forte.

— Chi sa!... — mormorò, mentre alcune lacrime scendevano dagli occhi spenti, e si perdevano fra le cavità delle gote.

Io le afferrai le mani e non le risposi, se non baciandogliele con tutta la più straziata tenerezza. Non amarla più!... Non amarla più, ora che la vedevo morire, e così? Non era forse, quella morte, una rivelazione?... Non mi diceva essa che quella donna, che avevo creduto fino a quel giorno, se non felice, almeno serena e forte, era invece un’altra delle tante, ed occulte, vittime della vita?

— Oh mia Viviana! — balbettai tremando — Ancor più ti amerò.... Non hai tu sofferto? Non hai tu lottato?... Tu muori e paghi la partita perduta, povera vinta!... Come vuoi, dunque, ch’io non ti ami di più, per la tua stessa sventura?