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Pagina:Le confessioni di una figlia del Secolo (1906).djvu/72

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pareva che, a quegli sguardi, a quelle parole, a quei moti, io sarei piombata a terra di vertigine... ch’io avrei domandato alla terra di aprirsi per inghiottirmi ... con lui. Ah sì: con lui! Questo era indiscusso. Chiunque egli fosse, quell’uomo che mi aveva detto pel primo di amarmi, io pensava che sarei stata sua, senza altro, senza discussione perchè non era possibile che io non adorassi un uomo, che mi amava.

Nè io mi domandava, qui giunta, se le mie teorie ed i miei virtuosissimi propositi erano compatibili con tutto questo fulmineo precipitare nella adorazione e nelle braccia di un uomo. La domanda mi sarebbe parsa di una stoltezza piramidale! O che? ... Il sillogismo non era forse chiaro come la luce del sole? Egli mi amava, dunque mi sposava, dunque io ero sua, dunque virtù su tutta la linea, dunque felicità indiscutibile prima in terra e poi in cielo!

Ah Paola, Paola, Paola!!!