Pagina:Le dicerie sacre.djvu/116

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Diceria L io7 pii > mano faticate dalla moglie di Serfe, e dalli madre.e dalle (creile d’Aledandro. Non *’ag- guiglia à te la poipora Indiana (ofpe(a da Aureliano Imperadore nel tempio d> Gioue in t Campidoglio. Nè teeo fi pareggia di pregio quel torace di Imo mandato da Amili Rè d'Egitto à Lacedemoni, di diuerfità di figure eoa oro,e lana contefto. CireunJat» vanitali, E che bella varietà di colori hanno lafciato in te quelle macchie immacolate. Che? S'io ti raf- foimgl-oad vn quadro di vari colori dipinto, è nulla. Seti paragono ad vn pratodi vati fiori temperato, è poco . Se t'agguagho ad »n_j drappo di varie gemme grandmato, è qual co- fa,ma non alfa). Che dirò adunquetqual’imagi- ne itooerò io alla tua celefte varietà proportio- naca? Dirò che tu fia vn Cielo ricco di varie.» bellezze, e ricamato divari lumi. Chi vuol vedere il cerchio del Sole , miri quella corona di Spine . Chi vuol vedere la meza Luna , miri l'apertura di quel cullato . Chi vuoi vede, re le delle fide, min l’alcce paghe delle mani, ede’piedi. Chi vuol veder la via lattea, nvri quella humanità pura. Chi vuol veder la varietà dell’Iride , miri la pittura di quel fangue , che per tutto il corpo fi diftilU. CircunJatiLj •Marinati. O Velo.ò Cielo,Unto di quegli altri Cieli p ù bello, e pregiato, quanto quelli alla fine ; tanquam vtftimtntum vturafunt. Ma tù perpetuo vefiimento della Spofa reale per tempo non inuteehi, l’età non ti logora, gli anni non ti frudano- Deh con qual'occhio ti miro ? con qual mente ti contemplo? con qnal cuore t'adoro? con qual lingua ti celebro ? Bc. nedette piaghe , beato (angue, beitrdìn»