Pagina:Le dicerie sacre.djvu/168

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Diceria I. H>drioni, & agli afcoltatori quelle de'Canran- li meglio, ò più dolcemente di quel,che li faccia Io fpatiofo teatro di] quegli orbi rotanti,la cui mifura Tempre certa, & inalterabile di tanto eccede, & auanza gli artifici di quefte cofe.» bade, quanto la Natura imitata vince, e fup«ra l'Arte imitatrice. Soauidìmo adunque è il con. cento del Cielo ,tanto nel moto, quanto nella didanza ; e nella conuenienza non pur della_j virtù quilitatiua, ma di tutte l'operationi, che concernono lo dato , e l’accrefc mento del Mondo confonantidino : E queda dottrina da tutto lo duolo deTmagorici , e de'llato* nici è (egn'tata, c (opra tutti da Cicerone , che dide. Ccelorum tantus tfl cunctntus ex diffi- milibus molibus, vteam famma Saturimi rtfrigeret, bis imene FI* Uuis/itila illuftrtt^ & tempere!. Che diremo poi’( Serenid>mo Site) del Mondo elementare da noi habicato T Non dilfc Dorilao Pitagorico , che'J Mondo è v o'Organo di Dio ? Non fu ciò conformato da AlelTandr© Milefio, e daGregor.’o Na- zianzeno, mentre difle ; Lattdahlis mandai tfl prò (ingulis qttibufcunqut fpteiebus , fed multo laudabilior ex armonia omnium, com- ptgequtvniutrforum, in quo fummaejl , ó> ftupenda ex conir arittaie m eadem vita , & fono concordia , dum inter ft inuicem diutrf* funt, & cum /ingulis cunUa conutniuru, vt- luti infirumentt/ì/ìaU velfibra in tandem/>- numcongrtdiuntuT . Vno è ( dice Apuleio) il concento del mondo , e contanti effetti diueifi da vna virtù fola c però regolato di tutte le cofe create il choro. £ Ci come nelle danze il guil datote del ballo, e nelle mufìchc il maedro d« cau-