Pagina:Le dicerie sacre.djvu/170

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Diceria II.' i&ir èfoono , nè canto più potente à muouere gli humaui affetti. Il numero quaternario ( sì come Hierode infogna ) è la radice, e’I principio di tutti i numeri, imperoche il raddoppiamento dall’ vnoal quattro compie il dieci, oltre il qual numero muna regione (fecoudo il Filo- (ofo } ninno idioma è pattato giamai, raa_* tutii al dieci contando peruenuti, dacapoall’- vno ritornano. Puoffi sì fatta armonia aitai ben comprendere dalla fcamb'euole conuene- uolezza, e corrifpondenza , che trà quefti elementi p^tTa con gli ftellì quattro concenti mu- (ìcali, poiché l’acqua col Dono , il fuoco col Frigio, l’aria col Lidio, e la (erra col MiiToli- dio confonano . Comprende!] ancora dalle_J lor bafì, e da’Ioro angoli, imperoche elTendo trà il fuoco, e l’aria la preportene dupla nelle bjfi, e la fefquialtera ne gli angoi lo lidi, & oltracciò ne'piani la dupla , ne nafee la doppia armonia del D apafon, e dei Diapente. Trà l’a- tia, e l’acqui nelle bafì è la proportene dupla fefqmalrera, onde fallì il Diapafon , il Diapente , & il Diareflaron ; la dupla negli angoli, talché ecco vn’ altra volta il Diapafon. Trà l’acqua, e la terra nelle bafi è la proportene tripla lefquitcrtia , onde forge il Diapafon , il Diapente , k il Diateffaron ; negli angoli la dupla , e cosi fi coftituifce il Diapafon. Se bene trà il fuoco ,e l'acqua, e trà l’acqua , e la terra par , che manchi in certo modo la confonanza , effondo trà quefti elementi ripugnanza di qualità in tutrocontrane.e nemiche. Più. Vn’alrra coti- ueceudljzxa, oltre quefta ritrouarono nel nu- mero quaternario gli Academici, procedendo infino alla quadrupla proportene , infino