Pagina:Le dicerie sacre.djvu/256

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Diceria II. 147 monicht.cht con altrettanto applaufo della Aia ftodeftia.quato al primo hebbe fcherno, e fup- plicio alla temerità, à grido di tiombe della pu- gna è acclamato vincitore. Veder SatsnalTo venite in duello con CI)rido nel grande apparato del mondo con si beila mortra , incoronato di trofei,tutto faftofo,& aitici o per le tante prede, che dal Parad (o hauea tratte feco , e che ruttala all’eterno precipitio traheua dalla terra , ò che vago fpettacolo, ò che fontuofa oftcnrat'o- ne faceti* egli di si , e delle fu; grandezze aUa ritta degli Angioli, e de gli huom'ni . Non t/t foti/ias /upir ttrram,qu4 cemfarttur ti. Chi hauelle dall’altra patte veduto Clitifio veftito di viltà, cinto di miferie , fatollaro d’obbrobri , bruttato di filiue,macchiato di fangue,trapanato il capo di punture,teuipeflato il corpo di pia- ghe,con chioma fttaceiata.coo batb 1 ìuelta, có fronte china,con bocca amara, con occhio liu;- do,con guancia Squallida, ignudo,deprezzato , dtlufo.prouetbiato, percoflo, humi 'aio, e (lina- nito.tron l’haurebbe mai giudicato p-> quel,eh’ egli era. Nca tfttifpeeits,ntqut d’tor^idimus tnmIó' non trut a fptcìm. Viene il Diauolo con .vno ftroroento pompofo , e quello àia vanità del mondo,la cui taratura èia fuperbia , i cui piroli fon le ricchezze, le cui corde fon le lafci- uie.icui fregi fonoi diletti fenfuali. Alletta con jnfìdie, lufìnga con vezzi, promette agi.olftej tefori. O/ltndit ei omnia riga* muniti, ó< glori *m forum Pompe,lurtì.gio'e.traftutì^piaceri, folazzi, tutte bugiarde illusioni, e fantaftiche.» apparenze di fplendore. Transformatft in An~ gtlum lucis. Viene Chrifto allo’ncomro có vn* Cererà vile, e quefta è il legno della Croce. Se »