Pagina:Le dicerie sacre.djvu/275

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166 La Mtsica Pitagoriciritrouato vno ftromento detto M«> nocordo, percioche vna fola corda in se haue- ua. Ne furono poi fabricati degli altri da più corde, e prima da due come la Ribeca. Indi fù introdotto il Tetracordo, che confìfteua in quattro, ad imitatione della Mufica Monda* na,la qual (come dicemmo) di quattro elementi è coftituita ; li che duròiniìno al tempo d'Qtfeo . Vi fù poi aggiunta la quinta corda da Corebo Rè di Lidia . La fefta da Hiagni Frigio . E finalmente la fettima da Terpandro Lesb o , per compire »n numero conforme à i fette corpi celefti. £ fe bene crebbe di mano in mano delle corde il numerotanto, che Boetio ne contò fotto il Diatonico diciotto , & altrettante fotto il Cromatico, e fono 1' Enarmonico; le fette nondimeno, che narrate habbiamo, fono dal Prencipe de’Filofofi (limate più neccC. farie,& eflentiali. Talche di Licurgo narra Più. tarco, .che dalla .cetera di Fronide, che n’ ha- uea noue, corrifpondenti al choro, &alnu* mero delle Mufe, ne tagliò due , perche non_i intenerirgli animi fuor di mifura. E fopra quefte fette corde fette ancora erano i concenti mutici, che modulaua l'antichità. I primi furono il Frigio , il Lidio, Se il Dono ; A'qoa- li Safodi Lesbo (come vuole Ariftofleno ) ag. giunfe il quarto , che fù il Miflolidio , quantunque altri n'attribuifca i‘ inuentione à Ter- fandro, altri à Lamprede Atheniefe. Eque- Ai tuoni dall' auttorità de gli antichi (ì ritroua- no notati per celebri , che la ftruttura di c(1ì appellarono Eocidopedia , quafi vn circolodi tutte quante le feienze , poiché (fecondo Platone ) nella Mufica tutte quante le dfapliue con-