Pagina:Le dicerie sacre.djvu/302

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Diceria II. ijj ti gli altri lo feguita Tempre à guifa del buorlj compagno di Gionata trà l’armi , e’1 fanguu cofl anretuente mfino alla morte? In due manie* re fri Ialite princpalitlime foleua nt’tenipi addietro fatti l’adottione; òpir *>,& libram,ò per a. Faceuitinel primo inoJo i'inatizi al Magifttatocon tefttmoni intorno, iquali efferdoueuano Cirtadiut Romani , &»’inter- ueniua il pefatore della moneta. Le quali tutte folennirà fe rorremo nella noftra adortione^ confiderare, troueremo , che fi fi innanzi al gran Tribunale della diurna G'Uftitia . H iuuì il bilanciatore con la bilancia. Penditi,®'fiaterà ìndie in Domini funt. La bilancia è la Croce . StattrafaSa corporii.Et in quefta bilancia il prezzo della redemione giàtièappefo , fecondo il detiderio di Gtob . Vtinam appendi- fintar peccata mia , quibusiram turriti, & calamitai,quam patitr in (Intera . Ma quali fono i teftimoni prefenti ? Siete toi nobilitimi habitatori della otti celefte . Aggeli parti amare f/tbanl. Voi voi con le toftre lagrime celebrafte le cerimonie di qnefta b:'liadot- tione , anzi pur con e(To il fangue drl Signor roftro la regiftrafte nel gran libro del Para- d:To , Ecce filius tuui . E-ci m.itir tua. Li feconda gu:fa dell’adottare, faceuafi , conceJen- do, e commutiicando all’adottato le propri; in- fegne . Così Theodonco Rèdc’Gothi addetto il Ri degl’Hetuli ; indi da Atalarico del mede- timo Theodorico fuccetTore fu adottato Giu- ftmo . Ma mi faprefte dire qual tìaPmfegna di Chrifto?E la Croce VtxìHa rtgìsprodiuntpuliti crucn myfltrium. Se però non voglum dire,ch'ella fu l'amore, Et amor vexillù tius fu- N j ptr