Pagina:Le dicerie sacre.djvu/398

Da Wikisource.

Diceria III. 389 Caualicri. Ma cacto, che la militar difciplina fia fempre ne' Caualicri ìodeuole, lodeuoliffi- ma è nondimeno quando contro gli auuerfari della noftra fède s’efsercita. Hor chi non_» sà, che della noftra fede i due nim:ci principali fono l’Heretico , e‘lTurco? Ma chi dubita , che fe beae i feguaci di Lutero, e di Calumo , e gli alcri empi di Dio, e della Chiefa ribellanti, comelicentiofi vfurpacoridi Gcneua, e d’alcri luoghi à quello Prencipe dolimi , ne paiono più degni del noftro fdegno ; nulladimeno dalla profana fcuola di Sergio, e di Macomecco , e dalla federata dottrina dell'Alcorano, si come rufcclli da fonte, deri* uate fi fono cucce le beftemmie di queft’altre falfe j e peruerfe fecce Apolitiche ; Laonde fe fù amico ftile di voi alcri Caualicri hofpicali il tener con l’armi preferuati gli huomini dalla lepra ; vfficio anche dee cller voftro fni- dare col roflro valore dal mondo la pefte del» la credenza erronea, e della ' Barbarica io- fedeltà . Ma fe per fanare vna infetta parrei del corpo , all’origine del morbo fi dee ricorrere primieramente, prima contro quefto, ch’c a littore, e poi contro quelli,che fon fatture, riuolgere vi dcuece. E s’egli c chiaro(com’c chiariamo) che’l cielo fia regolatole non ani- maco,foftenuco,fe non informato dall’alliften- za di quegli Intelletti immortali, Spiriti infaticabili , Menti incorporee , Virtù motrici, che temprano i gra regiftri di quefto fmifurato organo,aggirano le volubili ruote di queft'immc lo Horiuolo,gouernano il mirabile ingegno di quello vafto animale ; doue meglio poflono, ò dconogli Angioli muouere, & indirizzarle K ) IP:

  • 90