Pagina:Le dicerie sacre.djvu/76

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P 1 C E R f A I. 67 fianvla pili vo re fctvzzara , & quarta , f.rta , d sfitta , & r fatta .cangiati pennelli, nd (oppiati coioti, non balla ndogl1 finalmente l’ani* mo di piacere a le fteflo, & diffi i indo deprimerla à (uo talenro,montato in corrucci» traf. fe per annullar la Pittura quella fpugna, in cui foglionoi dipintori gli ftromenti nettate , & òmarauiglia.douegmgner non potèl’artej , arrmò il cafo , la forte nella Pittura adempì P- t/Hcio della naturalezza , Se quel.che la qu ete della diligenza non feppe , fece l'impeto della ftizza . Petcioche la fpugna bruttata di que’- colori, ch'egli pur dianzi haueua in efTa forbiti ,in s'.r la faccia del Cauallo auentata , venne à fargli mirabilmente la bocca , morfo angu- fto,ringhi sbarrati-, forge sbuffanti, freno d’« oro/puma d’argento,& per fine à darTe ratte.» quelle qualità , che l’arte richicdeua , Se il de- uderio procurati!. Il limile [ s’Iddio mi guardi ) fi può dire edere alla Sinagoga Hebrea adiaenuro , il cui peflìmo difegno era di detur* pare, Se del rutto dfttuggere qucflo diuino ritratto . Nè ad altro fine ( per quanto io mi fti- mi)racconea l'Euangelica hiftoria, ch'ella con. tro fui adoperaffe appunto la fpugna intinta nel fiele ,& nell’aceto , fe non per difperata- mentc imbrattarlo ,& renderloofeuro, & d f- forme, Ma ecco che le macchie l’illuftrano , gli fcherni l’abbellifcono, gli ftratij l’ellaltano, onde vieneellaaconfegmrefinein tutto contrario al fuo proreruo Se iniquo penfìero, poi* che per mezo di quella amara palfione ottenne Chrifto la grandezza della fua Chiefa . Oportuil pati Chrìjlum , ila inirare in gl», riam fu am. De torre me in via bilrit,&proptt. re*