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lanca , la qttal colorita di fangue, doueua efscr
campo della lua mirabil pittura . E cesi viene
egli a conformare il Dileguo prattico con l’in-
tellcttuale, eflercitande col fenfo ciò che deter.
minato haueua con l'affètto . Hcbbe Mosè da
Dio il modello dell’Arca , ch’ej.
ione del Temp o , ch'egli doueua edificare^ .
Tolfe Vria da Achaz l'eilempio del!'Altar«_>,
ch’egli doueua ftabilire. Prtfe Chrifto per mano dell’Amore lo fchizzo della figura , ch’egli |
doueua fornire . E fe l’vno di quelli due Di. i
{egni dtue all’altrocorrifpondere, fein vn» «
medefìma bilancia vanno conrrapefati Doto,
le , & Amore, fe tanto pati Chrifto, quanto’
amò, efTendo'ftato l’Amore infinito,& immrn-
Io, quale dobbiamo immaginarci elTere fiato
il Dolore t Per tré vie vfa ordinariamente ope.
tare, ne* Pittori terreni il Difegno prattico , il
cui vfficio 2 porre in opera iconcetti imaginati , ò gli oggetti veduti . L’vna di far le cofe a
mente, che fi dice far di pertica, ouetodi fan.
calìa . L’altra di regolarli puntualmente per 1
tegola di Profpettiua . Laterza di calia re dal
naturale . La prima come più fpedita dell’al-
ire , è anche la più vfitata dalla maggior patte
di coloro, che dipingono, valendoli eglino di
quello, che con la lunga effercitatione dei dilegnare hanno a mente apparato ; E quefta^*
fuo! riufeire più, e meno l'alfa, fecondo, che il
Pittore hà più, ò meno di Audio, e di talento.
L’altra fenza dubbio è la più certa, e Scura, come quella, che niente là a calo, ma il tutto eoo
Cagioni vere , e con preue, e dimoftrationi in-
fallibili.Queftafomminiftra altrui Is grandezze.