Pagina:Le dicerie sacre.djvu/91

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La Pittvra notte , il Furore de'»enti,I'horrorc Je'bofchi , l'amenità de'giardini, la limpidezza dell'ac- cjuc . Dimoftra i raggi fcintillanti de gli occhi azurri.e neri, il bioudor de'capegli, e de’pe- li, lo fplendor dell’arm», le rempc Ite del mare , gl'incendi} della città. Contrafi i colori del* le carni, diftingue il cangiante de’panm , rafia le piume degli vccelli , dà anima quaft viilente a'pefci , efprime i fudori, ritragge Izj fpume, deferiue i nuuofy baleni, e le faette_> , dà forma visìbile à i fenfi , & aglifpirici , fa Yiuere, e morire à fua voglia . Ni folo hi facoltà d'efprimere nelle figure Te cofe quali fono, ma moftra etiandio i moti interiori, ponen. «foquafi fotto gli occb' le compleffiom, le paf- fioni, e leaficttionidell’an'mo . Ma .comtj poteua non diprgneredrl Dannale colui , che aut'ore, efignore della Natura ? Quelle eoliche fononaturalmentedipinte , fi fuoi dite che hanno forza Hor qua! forza, &effic.icia^* può in sè hauere pittura alcuna maggior di quefta, di cui trattiamo ? Forza di rapire gli huomini Forza di placate Iddio. Forza d’inga- nareil Dianolo . Et ecco tré effetti mirabili di quefta tnirabil Tela . Il primo fi è,che tapifcc , « tira à se gh animi humani. £ qual cuorci-co- sì perfido,anzi qua! petto £ cosi dì porfido, che nel prefenrargliu auanti quella lagnmofa hi- ftoria.non fi muoua, enonilfch'antf Tioppo bene è per me faputo, chel’ombre fono inde* gnedi ricontrarft con la luce r e clic non fi miftieri aH’auttorirà del reto d'edere attualo- rara cG balli elTempi di paragoni bugiardi. Ma ▼aglami il farmi taluolta leciti si fatti contra- poftì, purché il /incero fine del tniodifeorfo fi»