Pagina:Le ferrovie economiche d'Europa.djvu/34

Da Wikisource.
28


possono non senza fatica tenere nei limiti di 4000 lire annue al chilometro; ma temo che s’illuda chi si affida su una cifra minore, quando vogliasi, come di ragione, tener conto delle spese di rinnovazione del materiale mobile e di quello dell’armamento della strada. E questa cifra di L. 4,000, io la credo presso a poco indipendente dallo scartamento del binario entro i limiti di l.m,10, ed 1.m,44, essendo solo col crescere del traffico e del numero dei treni che le spese di esercizio di una linea ristretta crescono rispetto a quelle delle linee più larghe.

7.° Infine mettendo assieme queste spese di esercizio coll’interesse del 6 per % sul capitale della più economica linea, interesse che è il minimo di cui possa accontentarsi chi mette denaro in una impresa industriale, risulta essere necessario un provento superiore alle L. 7,200 per chilom. perchè sia possibile la costruzione di una strada pel servizio pubblico di persone e di merci, qualunque ne sia lo scartamento, e qualunque il sistema o l’economia che si apporti nella sua costruzione e nell’esercizio. E questo modico provento non basta, se non noi caso in cui la costruzione sia addirittura delle più facili, e l’esercizio si limiti a 2 piccoli treni al giorno, mentre nei casi medi ed ordinari, e proscrivendo dalle opere d’arte il legname, che graverebbe poi sulle spese di esercizio, non si potrà contare su una spesa di costruzione minore di L. 75,000 al chil. ciò che eleva a L. 8,500 l’introito necessario per dare l’interesse del 6 per % sul capitale. E mancando un tale provento, deve sopperirvi un sussidio proporzionale alla deficienza, pubblico o privato, in forma di capitale o di annuo reddito complementario, od altrimenti è certa, in tempo più o men lungo, la rovina dell’Impresa.