Pagina:Le feste di San Giovanni in Firenze.djvu/18

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che per tutto era in modo armato che non è possibile «mmaginarsi meglio, e con tanta diligenza era accomo ata ogni cosa che ancoraché molto fossero dal vento gonfiate, e mosse le tele non però potevano essere sollevate né sconce in modo alcuno. Erano queste tele di cinque pezzi, perché meglio si potessero maneggiare; ma poste su tutte, si univano insieme e si legavano e cucivano di maniera che pareva un pezzo solo; tre pezzi coprivano la piazza, e lo spazio, che è tra S. Giovanni e S. Maria del Fiore, e quello del mezzo, aveva a dirittura delle porte principali dei tondi con l'arme del Comune; e gli altri due pezzi coprivano dalle bande uno di verso la Misericordia, e l’altro verso la Canonica ed Opera di S. Griovanni.»

Queste tende pare che si facessero nel 134:9; allorché poi nel 1391, fu aumentata la piazza, si aggiunse un’altro pezzo di tenda grande. Furono però sottoposte a varie vicende, poiché nel 1434, se ne abbruciò una gran parte, per il che la Repubblica all’oggetto che fossero rinnuovate impose una gabella sul vino che si vendeva sulla Piazza di S. Piero Scheraggio presso la via de’ Castellani; e ciò per lo spazio di anni tre, come rilevasi dalle scritture dell’arte dei Mercanti. Con tutto questo grande armamento di tende, come racconta il Vasari, avvenne che nel 1488, per una grande burrasca di vento ed acqua si stracciassero tutte; per il che per ordine della Repubblica furono rifatte dall’arte dei Mercanti, di colore azzurro e giallo e strisce bianche e rosse. Nel 22 Giugno 1506, furono nuovamente stracciate per burrasca di vento, e l’ultima volta che furono inalzate, sembra che fosse nell’anno 1515, in occasione della venuta in Firenze del Papa Leone Decimo. Una delle ragioni per la quale fu dismesso l’uso dì queste tende, fu