Pagina:Le mie prigioni.djvu/72

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Non prestai fede a tutte le sue parole. Ma ch’ei fosse lì sepolto era una verità, e m’ispirò una viva compassione.

Lo pregai di raccontarmi in compendio la sua vita. Mi disse con minutezza tutti i particolari ch’io già sapeva intorno Luigi XVII, quando lo misero collo scellerato Simon, calzolaio; quando lo indussero ad attestare un’infame calunnia contro i costumi della povera regina sua madre, ec., ec. E finalmente, che essendo in carcere, venne gente una notte a prenderlo; un fanciullo stupido per nome Mathurin fu posto in sua vece, ed ei fu trafugato. V’era nella strada una carrozza a quattro cavalli, ed uno de’ cavalli era una macchina di legno, nella quale ei fu celato. Andarono felicemente al Reno, e passati i confini, il generale.... (mi disse il nome, ma non me lo ricordo) che l’avea liberato gli fece per qualche tempo da educatore, da padre; lo mandò o condusse quindi in America. Là il giovine re senza regno ebbe molte peripezie, patì la fame ne’ deserti, militò, visse onorato e felice alla corte del re del Brasile, fu calunniato, perseguitato, costretto a fuggire. Tornò in Europa in sul finire dell’im-