Pagina:Le mille ed una notti, 1852, VII-VIII.djvu/174

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«Passato ch’ebbe il vecchio sultano alcun tempo colla figliola, pensò a mettersi in cerca delle altre due, fece conoscere la sua risoluzione. Or volendo il genero accompagnarlo nella sua spedizione con una scorta numerosa pel timore non gli accadesse qualche sinistro, preparata ogni cosa per la partenza, i due principi accamparonsi fuor della città e pochi giorni dopo cominciaronsi il viaggio, che riuscì a seconda de’ loro voti. Il vecchio monarca, avendo trovate tutte le figliuole, ritirossi nel suo regno, e terminò felice in seno alla famiglia un vita stata amareggiata da sì crudeli disavventure.»

Sorgeva l’aurora, quando Scherazade poneva termine al racconto, che allettò assai il sultano dal quale essa ottenne agevolmente licenza di cominciarne un altro la mattina successiva.

NOTTE DLXXXII

STORIA

D’UN PESCATORE DIVENUTO VISIR

E DELLA PRINCIPESSA KUT-AL-KOLOB.

— Un giorno, il sultano di Bagdad incontrò un povero diavolo, la cui conversazione allegra e lo spirito vivace gli piacquero in modo che lo invogliò di tenerselo vicino, talchè in poco tempo costui divenne il favorito del principe. Passando egli un giorno vicino alla casa d’uno de’ primari mercadanti della città, il nostro plebeo arricchito vide la figliuola del padrone di casa che guardava fuor della finestra. Col-