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Pagina:Le mille ed una notti, 1852, III-IV.djvu/165

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per dimostrargli la sua profonda gratitudine; ma questi lo abbracciò con molta gioia, attestandogli la sua contentezza di vederlo. Volle egli ringraziar anche la regina, ma questa erasi già ritirata nel suo appartamento. Il re intanto lo fe’ sedere a mensa con lui, e dopo il pranzo, lo pregò di raccontargli perchè la principessa Giauara avesse avuta l’inumanità di trasformare così un principe amabile com’egli era, ed il giovane subito lo compiacque. Finito ch’ebbe, il re, sdegnato del procedere della principessa, non potè trattenersi dal biasimarla. — Era commendevol cosa per la principessa di Samandal,» ripres’egli, «di non mostrarsi insensibile alla violenza fatta al re suo padre; ma che abbia spinta la vendetta a tanto eccesso contro un principe che non poteva esserne incolpato, questo è ciò di cui non si giustificherà mai presso alcuno. Ma lasciamo codesti discorsi, e ditemi in che possa meglio servirvi.

«— Sire,» rispose Beder, «la mia obbligazione verso vostra maestà è tanto grande, che dovrei rimanere tutto il tempo della vita presso di lei onde attestarle la mia gratitudine; ma poichè ella non pone limiti alla sua generosità, la supplico a volermi concedere uno de’ suoi vascelli per ricondurmi in Persia, dove temo che la mia assenza, ormai già troppo lunga, non abbia cagionato qualche disordine; e fors’anco che la regina mia madre, alla quale nascosi la mia partenza, non sia morta di dolore nell’incertezza, in cui sarà stata, della mia vita o della mia morte. —

«Il re gli accordò colla maggior cortesia quanto domandava; e senza dilazione, diede l’ordine di allestire una nave, la più grossa e miglior veliera che avesse nella numerosa sua flotta. Il vascello fu in breve munito de’ suoi attrezzi, di marinai, di soldati, delle provvigioni e munizioni necessarie, ed ap-