Pagina:Le mille ed una notti, 1852, III-IV.djvu/712

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i leggeri movimenti, i salti sorprendenti c gli sforzi maraviglisi con cui seppe accompagnarla, ora brandendo il pugnale come per ferire, ora fingendo di piantarselo nel seno.

«Infine, come fuor di respiro, strappò ad Abdalla il suo tamburello colla sinistra, e brandendo sempre colla destra il pugnale, andò a presentare l’istrumento dalla parte concava ad Alì Baba, ad imitazione dei ballerini e ballerine di mestiere, che usano così per sollecitare la liberalità degli spettatori.

«Alì Baba gettò nel tamburello di Morgiana una moneta d’oro; colei si volse quindi al giovane, che seguì l’esempio del padre. Kodjah Hussain, vedendo ch’essa stava per presentarsi anche a lui, avea già tratta dal seno la borsa per farle il suo regalo, e vi metteva la mano, allorchè Morgiana, con un coraggio degno della fermezza e risoluzione sin allora spiegate, gli ficcò nel cuore il pugnale tanto addentro, che non lo ritrasse se non dopo averlo spento.»


NOTTE CCCLXXV


Il giorno già stava per ispuntare, quando Dinarzade destò la sorella. — Per fortuna,» disse la sultana, «siamo alla fine del racconto, e credo d’aver il tempo di finirlo.» E voltasi al consorte:

— Sire,» continuò, «Alì Baba ed il figlio di lui, spaventati da quell'azione, mandarono un altissimo grido. — Ah, sciagurata!» sclamò il primo; «che cosa hai fatto? È forse per rovinar me colla mia famiglia?