Pagina:Le mille ed una notti, 1852, V-VI.djvu/125

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profondità, incontrò resistenza, ed in breve scoprì un cofanetto d’oro di circa un piede in quadrato, cui mostrò alla principessa. — È per questo che ti ho qui condotto,» diss’ella; «continua, e bada di non guastarlo colla vanga. —

«Il giardiniere disotterrò finalmente il cofanetto, e lo consegnò alla principessa. Non essendo chiuso se non da piccioli e gentili uncinetti, la giovane lo aprì, e trovollo tutto pieno di perle, di grossezza mediocre, ma eguali ed opportune all’uso che se ne dovea fare. Contentissima dunque di aver trovato quel piccolo tesoretto, rinchiuse lo scrigno, se lo pose sotto il braccio, e tornò a casa, mentre il giardiniere riponeva la terra nel medesimo stato di prima.

«Bahman e Perviz, avendo ciascuno veduto dal suo appartamento, mentre si vestivano, la sorella nel giardino più presto del solito, appena furono in istato di uscire, si unirono, ed andandole incontro, la raggiunsero. Avendo veduto di lontano che portava qualche cosa sotto il braccio, avvistisi, nell’avvicinarsi, ch’era un cofanetto d’oro, ne rimasero sorpresi. — Sorella,» le disse Bahman, «voi non portavate nulla quando vi abbiam veduta scendere quaggiù seguita da un giardiniere, ed ora ne tornate carica d’una cassettina d’oro. È forse un tesoro trovato dal giardiniere, e ch’egli venne ad annunziarvi?

«— Tutto al contrario, fratelli,» rispose Parizade, «fui io che condussi il giardiniere ove stava il cofano, che glie ne indicai il sito e lo feci disotterrare. Stupirete maggiormente della mia scoperta, quando ne vedrete: il contenuto. —

«Aprì la principessa il cofanetto, ed i giovani, maravigliati al vederlo pieno di perle, poco considerabili per grossezza, esaminandole ad una ad una in particolare, ma di gran valore riguardo alla loro perfezione ed alla quantità, le chiesero per qual av-