Pagina:Le mille ed una notti, 1852, V-VI.djvu/193

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non è briaco, ma fu bastonato; guardate come i suoi piedi sono gonfi, e come il segno della corda è impresso nella carne. —

«Infine, qualcuno mi riconobbe,» corse ad avvertire mio padre, il quale venne subito. Egli fu impietosito al vedermi in quel compassionevole stato, mi sollevò e credè che potessi camminare; ma mi sentiva tanto debole, che fu costretto di portarmi sulle spalle sino a casa. Mando tosto a chiamare medici e chirurghi, e mi prodigò tutti i soccorsi che il mio stato esigeva.

«Ci vollero quaranta giorni per ristabilirmi, al termine del qual tempo mio padre volle sapere la mia avventura, e domandommi chi fossero stati i barbari che mi avevano trattato sì crudelmeute. Io gli dissi di non interrogarmi su tal proposito, che se io gli palesava l’autore dell’orribile trattamento da me sofferto, egli non avrebbe potuto credermi. Mio padre insistè: gli ripetei varie volle la medesima cosa. Infine, siccome stimolavami sempre più, e si lagnava della mia poca fiducia, soggiunsi: — Io vi narrerò la mia storia in maniera allegorica; vediamo se la comprenderete.

«Una fanciulla vede un giovane, e se ne innamora: il giovane concepisce per lei passione eguale. Ella gli fa dimandare se vuole sposarla nella guisa più legittima ed autentica; il giovane acconsente, e si maritano secondo le forme richieste dalla legge. Lo sposo si assoggetta a tutte le esigenze della sposa, e non la contraddice mai. Non è provarle il proprio amore nel modo più evidente? E si può pensare che, questa sposa sarà tanto ingiusta da far percuotere il marito? Potreste neppur immaginarvelo?

— No,» rispose mio padre, «una cosa simile non si può comprendere, ed è assolutamente incredibile. — Ebbene,» ripresi, «ciò che mi accad-