Pagina:Le mille ed una notti, 1852, V-VI.djvu/721

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con isplendore e magnificenza straordinaria. Tutta gli ufficiali della sua casa erano giunti dal Korassan, con camelli carichi d’oro, per ricondurlo nel regno con tutto lo splendore del suo grado, e non solo ricevette con che pagare quanto aveva preso a prestito da Naz-Rayyar, ma anche immensa quantità di ricchi doni, che il re mandava a questi per ringraziarlo dell’accoglienza fatta al figlio, e delle cure avute per lui. Naz-Rayyar fece, dal canto suo, un magnifico regalo al principe dei Korassan, il quale lo costrinse ad accettare un superbo diamante che portava di solito in dito; tutto ciò avvenne il giorno prima delle nozze. Il mattino in cui dovevano essere celebrate, il principe ricevette dal governatore un viglietto concepito in tali termini:

««Tuttociò che ho di più caro è vostro, disponetene. Voi partite pel Korassan; permettetemi, principe, di non assistere alla vostra partenza, e di recarmi dove mi chiamano alcuni affari urgenti: assicurate il re vostro padre di un’amicizia inviolabile e d’una riconoscenza a tutta prova da parte mia.»»

«Il giovane fu sorpreso ed afflitto da quel viglietto; sembravagli che l’assenza dell’amico diminuisse la sua felicità; ma le cose erano troppo inoltrate, ed il suo amore troppo violento per aspettare il ritorno di Naz-Rayyar, la cui assenza non era limitata. Disse dunque a tutti i suoi ufficiali che partirebbe all’indomani, e salì sul trono colla sposa. Nel momento in cui la cerimonia nuziale fu celebrata, la figlia di Bezzas, vedendo soddisfatta la propria vanità, sentì alcuni moti di gioia; il suo amor proprio, vendicato in certa qual guisa, le fece sclamare, passandosi la mano sul viso: — Io vi ringrazio, o mio Dio! Naz-Rayyar è punito.» Il principe, sorpreso da quelle parole, quando tutti furono ritirati, disse alla