Pagina:Le mille ed una notti, 1852, VII-VIII.djvu/167

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che sin dal sesto giorno trovavasi in piena convalescenza, ed il settimo potè salire a cavallo, e riprendere le redini del governo.

«Frattanto gli elogi dalla buona donna fatti della figliuola ed il ritratto da lei descritto delle grazie e beltà di questa, avevano ispirato al principe un vivo desiderio di vederla; per soddisfarlo, preso un abito di dervis, recossì alla loro casa. La madre, temendo di ricevere uno sconosciuto, stava per congedarlo; ma la principessa, opponendosi, le disse: — L’ospitalità è un dovere verso i forastieri, soprattutto quando sono poveri religiosi.» In conseguenza, il falso dervis fu accolto, ed avendolo la principessa fatto sedete con dimostrazioni di molto rispetto, lo servì in persona di vivande e rinfreschi, che il principe accettò di buon cuore; ringraziate poi la madre e la figlia della generosa ospitalità, partì perdutamente invaghito della sua salvatrice.

«Appena tornato al palazzo, mandò a chiamare la vecchia madre, e quando fu venuta, le diede un ricco abbigliamento e preziosi gioielli, pregandola di consegnarli a sua figlia e persuaderla ad adornarsene. La dama promise di obbedire, e tornata a casa, andava così pensando: — Se mia figliuola adottiva segue i miei consigli, si uniformerà ai desiderii del sovrano, abbellendosi con questi ornamenti.» Giunta a casa spiega il ricco presente agli occhi della principessa, la quale da principio ricusava di accettarlo; ma cedendo in fine alle istanze della protettrice, cui non voleva dispiacere se ne rivestì, e la buona donna rimase, nel vederla in quel superbo arredo, piena di maraviglia.

«Il sultano, travestito da donna e coperto il volto con un fitto velo, aveva seguita sino a casa la matrona, ed ascoltato alla porta per sapere se la giovane accettasse il presente. Quando la vide adorna di que-