Pagina:Le mille ed una notti, 1852, VII-VIII.djvu/357

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gno migliore è quello nel quale v’ha acqua dolce, aria pura e camera vasta. — Qual è il miglior cibo? — Quello acconciato dalla mano d’una donna, che non costa troppi preparativi e vien mangiato con cuore libero. Secondo il Profeta, avvi ancora il thorid o specie di brodo. Solea dire il Profeta: «Il thorid è il più eccellente di tutti i cibi, come Aischa è l’ottima fra le donne.» Ei sosteneva ancora che la carne è il miglior nutrimento, perchè riunisce il gusto di questo mondo e dell’altro. — Quali sono i migliori frutti? — Quelli in ghiaccio. — Quando devesi ber acqua? — Non bisogna berne quando si esce dal bagno, ma la mattina, uscendo dal letto ed alzandosi da tavola. — Cosa dite del vino? — Non esiste una risposta alla vostra interrogazione, essendo il vino vietato nel libro santo. Il Corano dice: -«Il vino ed i giuochi d’azzardo sono opera del demonio.» Se mi chiedeste ancora altre autorità, posso citarvi parecchi poeti, i cui versi rappresentano l’uso del vino come indegno d’un uomo ragionevole. «Ho bevuto,» dice uno di loro, «del liquore proibito sino a perderne la ragione.» Le persone sagge non si espongono mai al pericolo di perdere la ragione. Nondimeno, non devo negare che il vino non abbia qualità preziose. Infonde coraggio ed allegria, eccita la franchezza, facilita la digestione, rinvigorisce il corpo, scaccia i dolori reumatici, netta il corpo dagli umori che contiene, abbellisce il colorito, e rianima gli spiriti vitali. Se Dio ed il suo Profeta non l’avessero proibito, non vi sarebbe sulla terra rimedio nessuno che gli si potesse paragonare sotto il rapporto delle virtù medicinali. — Quando ed a chi è necessario il salasso? — A quello che ha troppo sangue. Il tempo più conveniente è il novilunio. Di più, bisogna che la giornata sia bella, non faccia vento e non piova. Il terzo ed il decimosettimo giorno del mese