Pagina:Le mille ed una notti, 1852, VII-VIII.djvu/496

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gnifica che il re deve stare in guardia contro un fratello che lo minaccia de’ maggiori danni. — Siete tanti impostori,» gridò il re; «io non ho fratelli. —

«Poscia, fatto bastonare gl’interpreti, recossi nell’appartamento dove stavano rinchiuse le donne del padre per farvi egli medesimo le più severe indagini, e trovata una schiava incinta di sei mesi: — Si anneghi sul momento! «gridò. Gl’incaricati d’annegarla, la trovarono sì bella, che n’ebbero pietà, e sperando di soddisfare alle ree brame che quella bellezza ispirava loro, la condussero in una folta selva; ma mentre quegli sciagurati stavano per trionfare della loro vittima, furono d’improvviso assaliti da una banda di negri. Durante la mischia, la schiava cacciossi entro la foresta, dove, per l’agitazione e lo spavento, mise alla luce, nel settimo mese della sua gravidanza, un bambino d’avvenenza maravigliosa, ch’essa chiamò Gharib, riguardo al luogo di sua nascita.

«Viveva la sfortunata in quella selva di radici e frutti silvestri, e vi allattava il suo figliuolino. Un giorno fu risvegliata da un gran tumulto di caccia; era l’emiro Mardas, della tribù di Kahtan, il quale veniva a divertirsi nella foresta, accompagnato da cinquecento emiri della sua tribù. Scorta la giovane col suo bambino, ordinò che se ne avesse cura; quindi la condusse seco, la sposò, e n’ebbe un figlio, cui fu dato il nome di Sehmalleil1. Crebbero i due fanciulli insieme, e furono istruiti in tutti gli esercizi ne’ quali devesi segnalare un cavaliere arabo. Ciascuno aveva sotto i propri ordini mille uomini, con cui balestravano ed inquietavano i nemici del padre, avendone esso molti.

«Un giorno, essendosi Mardas recato presso l’emiro Hassan, figlio di Thabet, che celebrava le nozze

  1. Questo nome significa, in arabo, Freccia della notte.